mercoledì 28 febbraio 2007

Festival Internazionale del Giornalismo

Nasce a Perugia il Festival Internazionale del Giornalismo, la prima manifestazione nel panorama nazionale dedicata interamente al mondo dell’informazione. Dal 22 al 25 marzo 2007 le più importanti firme dell’universo giornalistico daranno vita ad un festival che vuole essere un contenitore di tutto ciò che fa notizia.
Quattro giornate accese da dibattiti e animate da interviste taglienti sui temi “scottanti” dell’informazione, dove troveranno ampio spazio anche momenti di approfondimento culturale e di informazione spettacolo.
Si alterneranno sul “palco” del Festival alcune delle più importanti voci del giornalismo come Piero Ottone, Ezio Mauro, Edmondo Berselli, Claudio Sabelli Fioretti, Marco Travaglio, Daria Bignardi, Enrico Lucci, Gian Antonio Stella, André Glucksmann, Eric Laurent, Imad al Atrache, Gideon Levy e Sari Nusseibeh.
Ad inaugurare la prima edizione del Festival, in collaborazione con il Censis, la presentazione in anteprima della pubblicazione “Le Diete Mediatiche degli Italiani nello Scenario Europeo”, sesto rapporto Censis/Ucsi sulla comunicazione in Italia.
Nell’intento di creare la formula giusta per rispondere alla duplice esigenza di configurarsi come punto di riferimento del mondo del giornalismo a carattere internazionale e di richiamare i cittadini a riflettere sugli avvenimenti del proprio tempo, la manifestazione si sviluppa in più contenitori.

Lo spazio della Rassegna stampa sarà il momento di apertura nelle mattine delle quattro giornate, quando Massimo Cirri, Filippo Solibello e Giorgio Lauro di Radio Rai Due Caterpillar, affiancati da Claudio Sabelli Fioretti, firma di punta del Corriere della Sera, incontreranno il pubblico nei caffè del centro storico e, tra una brioche e un cappuccino, leggeranno i quotidiani commentando le notizie del giorno.
Al centro degli Incontri-dibattito i temi più attuali e delicati dell’informazione:

- Angelo Agostini, docente dell’Università IULM di Milano e direttore della rivista edita da Il Mulino Problemi dell’informazione, interverrà su Il protagonismo politico dei giornali insieme a Ezio Mauro direttore de La Repubblica.

- Sarà affidata a Sari Nusseibeh, Professore di Filosofia e Rettore dell’Università araba di Al-Quds a Gerusalemme Est, la lectio magistralis La democrazia può nascere dai media? con un approfondimento particolare sul ruolo dell’informazione nel medioriente. Tra i più noti intellettuali palestinesi con background internazionale, studi ad Oxford e dottorato in Filosofia islamica ad Harvard, il Prof. Nusseibeh è stato il rappresentante diplomatico dell’OLP a Gerusalemme ai tempi di Yasser Arafat e da sempre cerca una strada possibile per aprire un dialogo fra israeliani e palestinesi, tema al centro di numerose sue pubblicazioni. Nel 2003 ha inoltre fondato “People’s Voice”, movimento civile per promuovere la pace fra Israele e Palestina.

- Tra gli appuntamenti stranieri anche quello con il grande filosofo, scrittore e giornalista francese André Glucksmann. L’incontro sarà l’occasione per affrontare la tematica della Libertà di stampa ripercorrendo la storia della giornalista russa Anna Politkovskaja, uccisa il 7 ottobre 2006 per le sue inchieste “scomode”.
- La storia del giornalismo italiano sarà invece approfondita da una lectio magistralis all’Università tenuta da una delle voci più significative dell’informazione nazionale, Piero Ottone, già direttore de Il Secolo XIX e del Corriere della Sera e firma storica del Gruppo Espresso.
- Claudio Sabelli Fioretti farà il “terzo grado” dal vivo a Daria Bignardi e alla Iena storica Enrico Lucci.

A seguire gli incontri con Il giornalismo degli altri, un’occasione per conoscere da vicino realtà giornalistiche di paesi occidentali e orientali, con la voce di direttori e corrispondenti di testate giornalistiche straniere. Sono stati invitati, con interventi coordinati da giornalisti italiani, Antony De Palma del New York Times, Eric Laurent del quotidiano francese Le Figaro, John Pilger giornalista e scrittore londinese, Gideon Levy del quotidiano israeliano Ha'aretz, e Imad Al Atrache, caporedattore del nuovo canale inglese di Al Jazeera, oltre ad esponenti di associazioni giornalistiche come Reporter senza Frontiere e Peace Reporter. In collaborazione con Information Safety and Freedom sono stati invitati il vignettista libanese Mazen Kerbaj, il giornalista iraniano Ahmad Rafat e il giornalista iracheno Erfan Rashid.

Al termine della giornata ancora l’informazione protagonista con le notizie che “danno spettacolo” nelle Serate teatrali. Tre casi di giornalisti che portano l’informazione a teatro: Gian Antonio Stella, Piero Colaprico e Marco Travaglio.

La quattro giorni del giornalismo sarà inoltre arricchita da tre Mostre fotografiche ospitate nelle prestigiose sale della Galleria Nazionale dell’Umbria.

Tratta dal libro L’Italia in prima pagina. Storia di un paese nella storia dei suoi giornali (Bruno Mondadori editore) di Aurelio Magistà, nota firma de La Repubblica, la mostra omonima allestita in collaborazione con la Biblioteca del Senato della Repubblica, che verrà inaugurata alla presenza della Senatrice Rina Gagliardi. In 50 pannelli sarà ripercorsa l’avventura della stampa italiana e dei suoi protagonisti, raccontata con una sequenza di pagine di giornali che ricoprono un arco temporale di cinquant’anni. Nella mostra come nel libro, che sarà presentato in questa occasione alla presenza dell’autore e del giornalista Edmondo Berselli, la documentazione iconografica assume un ruolo decisivo per raccontare le trasformazioni di un paese.

La mostra Il giornalismo che non muore è dedicata a 17 giornalisti che hanno perso la vita mentre svolgevano la professione, in quanto testimoni “scomodi” come Enzo Baldoni, Maria Grazia Cutuli, Ilaria Alpi, Mario Francese, Guido Puletti, Giancarlo Siani, Walter Tobagi, Carlo Casalegno, Giuseppe "Pippo" Fava, Beppe Alfano, Antonio Russo, Mauro De Mauro, Giovanni Amendola, Piero Godetti, Giovanni Spampanato, Carlo Ristagno e Peppino Impastato, che vengono ricordati attraverso fotografie e scritti. Ogni pannello offre uno sguardo sul percorso professionale ed esistenziale e cerca, insieme alle fotografie, di essere un ricordo degli esempi importanti che queste figure furono per il loro tempo.

lunedì 19 febbraio 2007

SLOW DAY: SAN VA-LENTINO

Si, avete capito bene, oggi, 19 febbraio 2007, si festeggia SAN VA-LENTINO, la giornata mondiale della lentezza!
«A passo lento ma deciso, aumentano le adesioni alla Giornata Mondiale della Lentezza, dedicata a quanti hanno la prepotente sensazione che il mondo giri troppo in fretta per rimanervi in equilibrio. Un equilibrio che diventa sempre più precario per chi vive e lavora nelle nostre città, assecondando tempi tiranni con sforzi disumani», dichiara Bruno Contigiani, presidente dell’Associazione "L’Arte del Vivere con Lentezza".
Molte le iniziative nelle città italiane per festeggiare "san Va-Lentino", prima fra tutte Milano: in Corso Vittorio Emanuele, alle h.11,30 e poi per tutto il pomeriggio, scatteranno i "Passovelox" per calcolare la frenesia dei milanesi che saranno simbolicamente multati e invitati a rallentare un po’ per abbracciare un minuto di calma. I "citywalkers" inviteranno i milanesi, ma non solo, a percorrere a piedi la città inventando itinerari che partono da presupposti e punti di vista diversi da quelli tradizionalmente turistici. In serata al Teatro Zazie, alle h.21,00 la compagnia teatrale Scimmie Nude organizza letture lente tratte da “La Strategia dell’Orso” di Lothar Seiwert, accompagnate da musica dal vivo. E ancora un gruppo di studenti dell'Università degli Studi Milano-Bicocca lavorerà sul tema della lentezza. A Casciana Terme (Pisa) i piccoli asinelli Gioconda, Gaia, Libero e Allegra, saranno gli inusuali compagni di viaggio per una camminata lenta con meta il bellissimo borgo medioevale di Lari, che dista circa 10 km. A Roma hanno risposto all' appello i “Cercatori di nuvole”, coloro che amano avere lo sguardo rivolto verso l’altro per catturare con la macchina fotografica uno scorcio della città spesso ignorato per la fretta: il meraviglioso cielo capitolino. A Napoli un gruppo di signore farà il caffé alla “maniera delle nonne”, con la mitica caffettiera napoletana che chiede un po’ di pazienza per poter gustare il nettare scuro e fumante nella tazzina; a Bari, un gruppo di avvocati entrerà in Tribunale salutando le guardie alla porta e gli uscieri.

Piccole azioni quotidiane per riflettere sul valore del tempo .... e come si suol dire: "Chi va piano va sano e va lontano"!


Locandina del film "Lavorare con lentezza - Radio Alice 100.6 MHz" (2004) diretto dal regista Guido Chiesa e da lui stesso sceneggiato assieme al collettivo Wu Ming.

venerdì 16 febbraio 2007

I PARADOSSI DEL NOSTRO TEMPO

Tante piccole verità quotidiane che dovrebbero farci riflettere...

Abbiamo edifici sempre più alti, ma moralità più basse, autostrade sempre più larghe, ma orizzonti più ristretti.

Spendiamo di più, ma abbiamo meno, comperiamo di più, ma godiamo meno. Abbiamo case più grandi e famiglie più piccole, più comodità, ma meno tempo.

Abbiamo più istruzione, ma meno buon senso, più conoscenza, ma meno giudizio, più esperti, e ancor più problemi, più medicine, ma meno benessere. Beviamo troppo, fumiamo troppo, spendiamo senza ritegno, ridiamo troppo poco, guidiamo troppo veloci, ci arrabbiamo troppo, facciamo le ore piccole, ci alziamo stanchi, vediamo troppa TV, e preghiamo di rado.

Abbiamo moltiplicato le nostre proprietà, ma ridotto i nostri valori. Parliamo troppo, amiamo troppo poco e odiamo troppo spesso. Abbiamo imparato come guadagnarci da vivere, ma non come vivere. Abbiamo aggiunto anni alla vita, ma non vita agli anni.

Siamo andati e tornati dalla Luna, ma non riusciamo ad attraversare la strada per incontrare un nuovo vicino di casa.
Abbiamo conquistato lo spazio esterno, ma non lo spazio interno.

Abbiamo creato cose più grandi, ma non migliori. Abbiamo pulito l'aria, ma inquinato l'anima. Abbiamo dominato l'atomo, ma non i pregiudizi.

Scriviamo di più, ma impariamo meno. Pianifichiamo di più, ma realizziamo meno. Abbiamo imparato a sbrigarci, ma non ad aspettare.

Costruiamo computers più grandi per contenere più informazioni, per produrre più copie che mai, ma comunichiamo sempre meno.

Questi sono i tempi del fast food e della digestione lenta, grandi uomini e piccoli caratteri, ricchi profitti e povere relazioni.

Questi sono i tempi di due redditi e più divorzi, case più belle ma famiglie distrutte.

Questi sono i tempi dei viaggi veloci, dei pannolini usa e getta, della moralità a perdere, delle relazioni di una notte, dei corpi sovrappeso e delle pillole che possono farti fare di tutto, dal rallegrarti al calmarti, all'ucciderti.

E' un tempo in cui ci sono tante cose in vetrina e niente in magazzino.

RICORDATE SEMPRE:
la vita non si misura da quanti respiri facciamo, ma dai momenti che ci tolgono il respiro.

venerdì 9 febbraio 2007

Pubblicità su YouTube

Ultime dal mondo del video sharing: YouTube condividerà gli introiti pubblicitari con chi pubblica i video online.

YouTube condividerà i propri ricavi con i propri utenti. L'annuncio è stato dato a Davos, nel corso del World Economic Forum, da Chad Hurley, cofondatore della piattaforma acquistata da Google per 1,65 miliardi di dollari. Hurley ha illustrato, a grandi linee, il progetto che porterà a guadagnare anche chi usa il sito.
Ci vorranno un paio di mesi, alla fine dei quali il sistema permetterà agli utenti che inviano i filmati di avere diritto a una parte dei ricavi pubblicitari. L'offerta, una forma di "creatività ricompensata", interesserà esclusivamente coloro che detengono il copyright dei video pubblicati in rete.
"Nei mesi a venire - ha spiegato Hurley alla Bbc durante l'incontro dedicato al "social networking" - faremo esperimenti per vedere come la gente interagisce con questi annunci per costruire un modello efficace destinato sia agli utenti che ai pubblicitari".
La tecnologia, attualmente allo studio, sulla quale non sono stati forniti altri dettagli, aggiungerà un breve spot (di circa tre secondi) in testa al video "uploadato" su YouTube dagli autori stessi. Il sistema, già in uso su altri siti, verrà ora adottato dal numero uno in assoluto per quanto riguarda il "video sharing", al momento l'unico che vanta un'audience di più di 70 milioni di utenti al mese.

Nasce l'iPod index

Così come da tempo fa l'Economist con il Big Mac, una banca australiana valuta il potere d'acquisto dei consumatori nel mondo utilizzando il lettore di Apple.
Non più solo un lettore Mp3, ma ora anche metodo per confrontare il potere d'acquisto dei consumatori nel mondo. L'iPod ripercorre lo stesso cammino dell'hamburger di McDonald's e, forte del suo successo planetario, diventa uno strumento per verificare la situazione delle valute nei vari Paesi. L'idea è venuta alla Commonwealth Bank, una delle più importanti banche australiane, che non ha fatto altro che imitare l'Economist, il settimanale inglese che ha inventato nel 1996 il Mac Index prendendo come punto di riferimento il panino di McDonald's. L'istituto di credito australiano ha preso come punto di riferimento l'iPod Nano rilevandone il prezzo in 26 Paesi.
L'indagine mostra i prezzi della versione da due giga espressi in dollari Usa e indica che sono i brasiliani a pagare di più per accaparrarsi l'iPod, dovendo sborsare 327,71 dollari, una cifra ben superiore al prezzo che devono pagare i clienti indiani (222,27 dollari).
In Italia il lettore costa 192,86 dollari, un prezzo che pone al 13° posto dopo la Spagna e prima della Germania. L'iPod più economico si trova in Canada dove si paga 144,20 dollari mentre in Francia il prezzo sale fino a 205,80 dollari Gli Usa sono al quarto posto con un prezzo di 149 dollari.

Ecco una gamma dei prodotti Apple



sabato 3 febbraio 2007

Al CES di Las Vegas arriva il tanto atteso iPHONE

Dall’8 all’11 gennaio si è tenuto a Las Vegas il CES (Consumer Electronics Show), la più grande fiera americana dedicata alla tecnologia di consumo, durante la quale 2.200 espositori presenteranno migliaia di prodotti suddivisi in ben 80 categorie. Sul campo si sono schierati oltre 130mila giornalisti e le presentazioni più importanti sono state trasmesse in diretta su internet.
L’occasione è resa più speciale dall’anniversario dei 40 anni di questa manifestazione, inaugurata per la prima volta nel 1966 nello stato del Nevada.
Tra tutte le novità della fiera tecnologica, l'attenzione della stampa presente al CES è stata catalizzata dall'iPhone di Apple.



iPhone: iPod, telefonino e Internet Communicator. La meraviglia di Apple è stata presentata da Steve Jobs, guru di Apple a San Francisco. Dopo anni di speculazioni e attese tradite, l'iPhone è finalmente realtà. Cellulare, iPod widescreen e dispositivo per Internet. Un telefono cellulare 5 anni avanti rispetto alla concorrenza. Parole di Steve Jobs, amministratore delegato e co-fondatore di Apple, pronunciate nel corso dell'attesissimo discorso tenuto al Macworld di San Francisco, l'annuale appuntamento con i prodotti della casa della Mela. Jobs ha ricordato come Apple abbia avuto la fortuna di lanciare prodotti che hanno contribuito a cambiare la storia: il Macintosh nel 1984, capace di sconvolgere il mercato del personal computer; l'IPod nel 2001, che ha inaugurato un nuovo segmento del campo della musica. Ora, con l'iPhone "reiventiamo il telefono": ecco lanciata la sfida alla comunicazione mobile del futuro, con un prodotto che promette di rivoluzionare il mercato o per lo meno di condizionarlo profondamente.
Una cosa è certa: difficilmente l'iPhone passerà inosservato. E lo testimonia l'impatto ottenuto in Borsa dal titolo della società di Cupertino, che ha fatto subito segnare un +5%.
Ma veniamo alle caratteristiche tecniche del telefono: si tratta di un cellulare con una triplice anima. È un telefonino (quadribanda EDGE), un iPod widescreen con touch control e un dispositivo di comunicazione Internet con e-mail di livello desktop, web browsing Safari e funzionalità di ricerca e mappe (Google Earth). Il sistema operativo è il celebre OSX che equipaggia i desktop e i notebook più recenti della casa americana.
iPhone introduce una nuova interfaccia utente basata su un ampio display multi-touch e su un software che permette agli utenti di controllare il dispositivo in punta di dito. L'apparecchio è dotato di una fotocamera da 2 Megapixel e di un avanzato applicativo per la gestione delle foto. Gli utenti possono navigare nella propria libreria fotografica e sincronizzarla con il PC o il Mac in pochi secondi.
Una novità tecnologica di grande rilievo riguarda l'utilizzo di tre avanzati sensori ambientale : un accelerometro, un sensore di prossimità e un sensore per la luce. L’accelerometro rileva quando l’utente ruota il dispositivo dalla posizione verticale a quella orizzontale e adatta i contenuti sullo schermo, visualizzando l’intera larghezza di una pagina web o una foto in formato panoramico.
Il sensore di prossimità spegne il display in automatico quando l’utente solleva il dispositivo per accostarlo all’orecchio, così da risparmiare la batteria; il sensore di luce ambientale, infine, adatta la luminosità del display all'illuminazione esterna.
iPhone è dotato di un client e-mail POP3 o IMAP in grado di visualizzare testi, grafica e foto.
È inoltre multi-tasking e consente di leggere una pagina Web mentre si sta scaricando la posta elettronica. Il servizio di e-mail Push sarà fornito da Yahoo! Mail. Il browser Web integrato è invece il celebre Safari. La connettività è poi completata da Bluetooth e Wi-Fi.
Inoltre include anche Google Maps: gli utenti possono visualizzare mappe, immagini satellitari, informazioni sul traffico, avere informazioni e ricevere direzioni, il tutto con una semplice interfaccia touch.
L'iPhone è anche un iPod Widescreen con touch control, che consente di fare lo scrolling attraverso l’intera lista di canzoni, artisti, album e playlist con un semplice movimento di un dito. Ma quanto consumerà tanta multimedialità? Jobs ha assicurato un'autonomia di conversazione di 5 ore, che diventano 16 se ci si limita all'ascolto di brani musicali. Per mettersi in tasca questa nuova meraviglia tecnologica si dovrà purtroppo aspettare quasi un anno. Il telefonino, infatti, verrà lanciato sul mercato statunitense a giugno mentre in Europa arriverà nel quarto trimestre dell'anno. Uscirà in due versioni: con 4 gigabyte di memoria, in vendita a 499 dollari, e da 8 gigabyte a 599 dollari. In Asia l'iPhone sarà disponibile nel 2008. A dimostrazione che Apple è andata oltre il mondo dei computer, Steve Jobs ha anche annunciato che l'azienda cambierà nome: d'ora in poi si chiamerà Apple e non più Apple Computer.


Altra novità di Las Vegas è stato l'accordo tra la Ford, il colosso americano dell’automobile, con Microsoft che hanno presentato un sistema per collegare smartphone, telefoni e lettori MP3 con il computer di bordo delle vetture. Ford Sync, questo il nome della tecnologia, permette il pieno controllo con la voce delle più importanti funzioni del cellulare, del lettore di MP3 e di altri dispositivi USB. Nessuna necessità collegare il telefono ogni volta che si entra in auto. Bisogna solo toccare il tasto del cellulare sul volante e il sistema connetterà il telefonino. Tutto ciò permetterà la lettura dei messaggi e la possibilità di effettuare chiamata avanzate: la sincronizzazione include avviso di chiamata, chiamata in conferenza, identificazione del chiamante, lista dei contatti, un'icona di potenza del segnale e un'icona della batteria e l'attivazione vocale della musica. È possibile passare in rassegna la libreria audio del lettore multimediale e molte altre funzioni. Ford Sync sarà presente su 12 modelli della casa di Detroit venduti nei prossimi mesi.

Internet per over 55

Eldy è il nuovo programma di navigazione eldorado digitale per analfabeti informatici, gratuito online oppure su cd; si tratta della prima distribuzione Linux dedicata agli over 55.
Con Eldy, Linux diventa il tramite per portare la cultura informatica ad una generazione culturalmente radicata sui vecchi media.


L'avvento delle nuove tecnologie e in particolar modo di Internet ha avuto dei risvolti eccezionali e ha portato dei rapidi progressi soprattutto nell'ambito delle comunicazioni, dell'informazione e dell'accesso a beni e servizi.Ma questa rivoluzione ha coinvolto tutti? Ha dato a tutti le possibilità e la ricchezza di esperienze che le giovani generazioni stanno conoscendo?Sebbene Internet sia uno "strumento" potenzialmente democratico, nella realtà dei fatti ci sono ancora delle grandi disparità di accesso. Le disuguaglianze più marcate si evidenziano tra paesi sviluppati e paesi in via di sviluppo, ma anche all'interno dei Paesi più ricchi convivono realtà diverse e l'accesso non è ancora assicurato a tutti.
Eldy è un progetto che nasce per portare l'utenza ultra 55enne ad usare il web, ad inviare mail, a gustare l'informatica come nuova opportunità per vivere meglio. Il sistema è ormai pronto alla distribuzione. L'obiettivo è quello di avvicinare gli over 55 senza alfabetizzazione informatica alle nuove tecnologie, per renderle sempre più uno strumento di integrazione sociale e di "empowerment" e per ridurre il digital divide che coinvolge una così larga fascia della popolazione.Con Eldy l'utente potrà navigare sul web, chattare, fruire di file multimediali, effettuare videochiamate, inviare mail. Il tutto, ovviamente, è improntato sulla facilità d'uso e sulla semplicità del linguaggio utilizzato, eliminando dunque gli ostacoli che si interpongono tra un ultra 55enne privo di conoscenze informatiche e l'enorme mole di opportunità che il mondo della rete mette a disposizione.

Miss Digital World 2006

Altro che Miss Mondo... si chiama «Dark Eve» ed è la nuova reginetta virtuale: quest'anno è nera ed è stata eletta grazie ai voti di quasi 30 mila fan.

L'ideatore di questa miss virtuale è un'italiano, Mario Calamita, che porterà a casa ben 5000 dollari grazie alla sua creazione.
Per Dark Eve, che può contare su misure di tutto rispetto (93/58/89) si profila una possibile carriera come conduttrice tv, protagonista di spot o videoclip.
La sua creazione ha battuto «modelle virtuali» provenienti da Germania, Australia, Israele, Canada, Danimarca, USA, Polonia, Norvegia e Porto Rico, tutte partecipanti alla manifestazione «Miss Digital World 2006» ideata da Frank Cerami.

La lotta con i cuscini diventa uno sport

Dal Canada agli Stati Uniti c'è sempre più gente che si appassiona a queste partite.
Vietati i colpi bassi, tirarsi i capelli, picchiarsi, mettere un mattone nell'imbottitura...






La battaglia di cuscini diventa uno sport, con tanto di Lega Ufficiale, regole e arbitro.

NEW YORK - Non sono autorizzate a graffiare, colpire o tirare i capelli all'avversaria, ma le giocatrici della Pillow Fight League, la società sportiva che regolamenta un nuovo sport nordamericano, la 'battaglia di cuscini', hanno comunque un'arma formidabile da utilizzare, per l'appunto un cuscino da letto. Centinaia di newyorkesi, assicura il Sunday Times, che descrive accuratamente il nuovo sport, hanno fatto la fila venerdì notte per assistere al debutto della PFL, "un'invenzione canadese che potrebbe ricordare una fantasia maschile ma che promette di diventare uno sport popolare tra le donne che amano comportarsi male".

"Ci tiriamo colpi tutto il tempo ma alla fine ci facciamo tante risate", ha detto Katrina Randell, una modella canadese il cui pseudonimo come giocatrice di 'battaglia di cuscini' è Sally Spitfire. "Non bisogna pensare a un gruppo di ragazze sexy in biancheria intima: fate attenzione, stiamo per darcele". Le prime 'battaglie di cuscini' sono state fatte in un locale notturno canadese l'anno scorso. Con lo slogan 'Lotta come una ragazza' l'iniziativa si è subito trasformata in un'attrazione di culto, con tanto di regole sportive. Ventidue partecipanti, un arbitro ufficiale (maschio) e una serie di norme che vietano comportamenti scorretti o violenti. Per esempio, è considerato un fallo mettere un mattone all'interno di un cuscino...
Tuttavia il nuovo sport non convince tutti. Neate Sager, un giornalista sportivo canadese, ha scritto: "Lascio a voi decidere se si tratta di ironia postmoderna o di qualcosa che riporta le donne indietro di 40 anni". L'idea di fare della 'battaglia di cuscini' un vero e proprio sport dotato di regole è venuta a un'ex batterista di 38 anni, Stacey P. Case, durante un concerto nel quale a un certo punto le ballerine sul palco cominciarono a tirarsi i cuscini. A quel punto Case invitò anche le donne del pubblico a fare altrettanto.

Cinque minuti al buio per salvare la Terra


PARIGI - Da Parigi alle 19,55 di giovedì 1 febbraio si è esteso un blackout che ha coinvolto il mondo intero. Nessuna paura: è un blackout volontario, cinque minuti di luci spente in tutte le case fino alle 20 per sensibilizzare le coscienze sui pericoli insiti nel riscaldamento globale della Terra e sulla necessità di operare tutti insieme per evitare disastri. L'iniziativa è nata dall'associazione L'alliance pour le planete, che raggruppa 72 ong ecologiste francesi, che ha lanciato la proposta (subito raccolta da Greenpeace, Wwf e Amici della Terra) di spegnere per cinque minuti la torre simbolo di Parigi e altri monumenti pubblici (Notre Dame, Hotel de Ville, Petit Palais, Arco di Trionfo e l'obelisco di Place de la Concorde), il giorno prima della presentazione nella capitale francese del rapporto sull'effetto serra e delle conseguenze per l'innalzamento delle temperature e del livello del mare.



NEL MONDO - L'iniziativa ha avuto l'adesione ufficiale del governo spagnolo che ha inviato tutti i cittadini a prendervi parte, in quanto con piccoli gesti tutti noi possiamo fare qualcosa per l'ambiente. A Madrid è stata oscurata la Porta di Alcalà, uno dei monumenti simbolo della capitale iberica. Adesioni tra gli altri da gruppi tedeschi, greci, austriaci, svedesi, inglesi e olandesi



ITALIA - «Questa azione dimostrativa è un segnale forte per i capi di governo», ha detto Legambiente. «In Italia la ripeteremo il 16 febbraio, giorno dell'anniversario dell'entrata in vigore del protocollo di Kyoto». Legambiente ha aderito alla campagna della trasmissione Caterpillar di Radio 2 «M'illumino di meno» che invita gli italiani a spegnere le luci e tutti i dispositivi elettrici non indispensabili il 16 febbraio alle 18 e per tutta la settimana dal 12 al 18 febbraio si mobiliterà con la campagna «Settimana amica del clima». A Roma sono state spente per 5 minuti le luci al Colosseo e nella piazza del Campidoglio. «Il Comune di Roma vuole essere in prima linea nel sensibilizzare l'opinione pubblica su quella che sarà una delle grandi scommesse del genere umano dei prossimi decenni», ha detto il sindaco Veltroni. A Napoli sono spente le luci degli uffici dell'assessorato all'Ambiente del Comune.