lunedì 7 maggio 2007

FOTO SHOCK

Da Madre Teresa a Tony Blair, da Madonna a Mr. Bean: celebrità colte in condizioni critiche, malconce e con occhi pesti, immortalate in una serie di foto segnaletiche shock.

E' l'ultima burla di Worth1000, il sito di appassionati di Photoshop, che raccoglie migliaia di geniali fotoelaborazioni.


Londra inventa il museo delle e-mail."Saranno il ritratto di questo secolo"

LONDRA - Se qualcuno ha scritto qualcosa da qualche parte nel mondo, probabilmente la British Library ne conserva una copia. Tra manoscritti, mappe, giornali, riviste, libri, stampe, disegni, i suoi archivi contengono 150 milioni di documenti, e ogni anno se ne aggiungono tre milioni in più. Ma se un pensiero non è stato scritto su carta, se esiste soltanto in quell'inafferrabile dimensione che è il mondo digitale, come evitare che vada perduto? Il dubbio che tormentava i custodi della biblioteca nazionale britannica, considerata la più completa del pianeta, riguarda le email: la posta elettronica, diventata nel breve arco di un decennio il principale e in certi casi unico mezzo di comunicazione per la maggioranza degli occidentali, rimpiazzando lettere e spesso perfino telefonate. Se moltiplichiamo il numero di navigatori mondiali su Internet per il numero di email che ciascuno di loro scrive e riceve in una giornata, si raggiunge una cifra prodigiosa: centinaia di milioni, miliardi di messaggi, che per lo più vengono eliminati subito o sono comunque destinati, con rare eccezioni, a non lasciare tracce.
Ora le lasceranno. La British Library ha trovato il sistema per conservare anche quelli: creando il primo archivio di email al mondo. L'intento è di raccoglierne un milione, suddivise in diverse categorie a seconda del tema: Amore, Umorismo, Proteste, Notizie, Gaffes, naturalmente Spam, come si chiamano i messaggi pubblicitari non sollecitati che invadono la casella di posta elettronica, e così via.
Il risultato sarà "Email Britain", un ritratto della Gran Bretagna odierna attraverso le email che si scambiano i suoi cittadini: non meno significativo, secondo la biblioteca, delle missive vergate a mano da Virginia Woolf e Oscar Wilde oltre un secolo fa.
"L'email ha rimpiazzato le tradizionali forme di comunicazione", osserva John Tuck, responsabile delle collezioni nazionali alla British Library, "diventando uno strumento essenziale della nostra vita quotidiana. Questo progetto ci permetterà di registrarne la sostanza e la varietà, conservando una testimonianza collettiva di grande valore per gli studiosi del futuro".

L'Europa accelera su Second Life e i residenti italiani raddoppiano

Il mondo parallelo di Second Life piace sempre di più all'Europa ed entusiasma parecchio anche gli italiani. I numeri parlano chiaro: è il vecchio continente è quello che apprezza di più le infinite possibilità dell'universo 3D più in voga, e per numero di nuovi iscritti, gli appassionati del nostro paese sono al terzo posto dopo Usa e Germania.

In base agli ultimi dati sul numero totale dei residenti della Linden Lab elaborati da Comscore, la compagnia che ha creato Second Life, relativi al mese di marzo, il 61 per cento risulta provenire dall'Europa, contro il 19 per cento dagli Stati Uniti e il 13 per cento dall'Asia. E rispetto a gennaio, solo due mesi prima, la presenza degli italiani è raddoppiata dal 1,93 per cento al 3,99 per cento. Una presenza che vale ai nostri connazionali il settimo posto su scala mondiale.

L'universo virtuale, cui è possibile accedere gratuitamente scaricando dalla rete un apposito software conquistando così la possibilità di crearsi un'esistenza alternativa da zero, ha recentemente totalizzato superato i sei milioni di iscritti.

Bufale e scherzi, la top 25 del web

Al numero uno c'è il turista fotografato l'11 settembre 2001 in cima al World Trade Center, mentre uno degli aerei dirottati sta per schiantarsi contro il grattacielo. Ma nella lista figurano anche Craig Shergold - il bambino malato di tumore che lanciò un appello per ricevere cartoline d'auguri ed entrare nel Guinness dei Primati - e la «truffa alla nigeriana» - quella del milionario sconosciuto che chiede un prestanome discreto per sbloccare il suo conto in banca.
Sono alcune delle bufale, degli scherzi, delle leggende metropolitane e delle truffe più celebri della Rete che sono stati selezionati dalla rivista PcWorld.com.
Nella Top25 figurano anche il «Bill 602P», un fantomatico progetto di legge americano che vuole tassare di cinque centesimi ogni e-mail spedita, e le foto che smaschererebbero il «falso atterraggio sulla luna». E poi le offerte di denaro di Bill Gates, le immagini sull'autopsia degli alieni, il viso della Madonna che appare nella mozzarella di una pizza «margherita», la gang che uccide gli automobilisti che lampeggiano. Burle che vengono divise anche per periodi: tra quelle citate, due sono precedenti al 1990, dieci si sono diffuse tra il 1990 e il 1999, le altre sono successive al 2000. A rileggerli adesso, certi scherzi e certe bufale, viene da sorridere. Ma chi è disposto a giurare di non esserci cascato nemmeno una volta?

INCREDIBILE !!!!

«Hai sei mesi di vita». Un errore medico lo rovina
I medici gli avevano dato sei mesi di vita a causa di un tumore, così lui ha mollato il lavoro, ha venduto le sue cose e ha speso tutti i soldi in viaggi e ristoranti di lusso. Poi i medici gli hanno detto che la diagnosi era sbagliata, che non sarebbe affatto morto, e lui adesso è rovinato.
L'incredibile vicenda ha per protagonista il sessantaduenne John Brandrick, un ex impiegato comunale di Newquay, in Cornovaglia, divorziato e con due figli grandi, che ha raccontato al tabloid domenicale "People" come una buona notizia (il fatto di non essere malato di cancro) si sia, in realtà, rivelata una pessima notizia. «Ovviamente, è stato un sollievo sapere che non sarei morto – racconta l'uomo – ma ora non ho più niente».

venerdì 4 maggio 2007

I pensieri nudi di Mark Velasquez
L'amore, le delusioni d'amore, quelle che tutti soffriamo o abbiamo sofferto e che tutti ci accomunano...Mark Velasquez "mette a nudo" i pensieri di chi ha subito l'abbandono, o ha abbandonato. "Quando una storia finisce - spiega - tutti facciamo riflessioni che non abbiamo il coraggio di ammettere. Solo l'esposizione della nuda verità può portare alla luce questi pensieri nascosti". Quelli cioè scritti sui corpi dei soggetti che lui ferma nell'obiettivo.